domenica 12 aprile 2009

Le Forme dell’armonia tra Architettura e Natura

Martedì 21 aprile 2009 a Bracciano, nella sede didattica del Corso di Laurea triennale in Progettazione e Gestione dell'ambiente, dalle ore 9,00 alle ore 18,00 si svolgerà il secondo Colloquio internazionale dedicato al Paesaggio: “le forme dell’armonia tra architettura e natura”.
Dopo il successo della prima edizione, il “Colloquio internazionale” è divenuto un appuntamento annuale di riferimento e di dibattito sulla formazione della nuova figura professionale in linea con la Convenzione Europea del Paesaggio: "l’esperto dell'habitat contemporaneo" ovvero il Responsabile di una “progettazione globale” che si fonda sul monitoraggio della sostenibilità degli interventi di trasformazione.

Gli eventi e le emergenze ambientali recenti hanno messo ancor più in evidenza l’urgenza di valorizzare, recuperare e riprogettare i valori etici ed estetici dell’ambiente e del paesaggio, concetti ‘chiave’ del I Colloquio svoltosi nel 2008 e caratterizzatosi per la diversità delle materie di studio e degli ambiti disciplinari coinvolti.

Il ‘II Colloquio’ approfondisce il tema della ‘Progettazione e gestione dell’ambiente: Il Paesaggio’ prevedendo per questa seconda edizione un focus sulle “Forme dell’armonia tra Architettura e Natura” approfondito nell’ambito di tre sessioni: il “Paesaggio urbano”, il “Paesaggio Agrario” e la “Pianificazione Paesistica”. Ciascuna sessione rappresenta una delle tre anime formative del Corso di laurea in Progettazione e Gestione dell’Ambiente: Architettura, Agraria e Pianificazione.

Anche per l’edizione 2009 tornano a colloquio con intenti transdisciplinari: geografi, naturalisti, agronomi, forestali, storici e architetti per leggere il paesaggio oltre le forme visibili, per comprenderlo nella sua unità e diversità, per conoscerne a fondo la complessità per proporre un importante momento di sintesi.

«È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo...» (tratto da “Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares” di Fernando Pessoa).

Il paesaggio è un organismo complesso dal punto di vista della morfologia (geologia, idrogeologia, botanica), dell’architettura, delle infrastrutture e dell’urbanistica; una vera e propria “opera aperta” su cui hanno inciso e continuano a farlo le modificazioni antropiche e le evoluzioni naturali.“Leggere”, “comprendere” e “descrivere” il paesaggio significa quindi confrontarsi con una forma primaria, naturalistica, di per sé al di fuori dalle categorie della completezza e dell’organicità, e una forma derivata, risultante, frutto dell’azione antropica, non solo temporale, ma soprattutto sociale ed economica.

[ fonte: http://www.architetti.com/blog.php?id=855 ]

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