venerdì 29 giugno 2012

Casa-studio tra innovazione e tradizione

L'architetto Marià Castelló ha scelto l'isola di Formentera per vivere e lavorare e dallo scorso anno Es Pujol de s'Era è sede della sua casa nonché del suo studio professionale. 

L'edificio è ubicato in un frammento estremamente rappresentativo del paesaggio interno dell'isola di Formentera caratterizzato da campi di grano e orzo, una piccola foresta di pini mediterranei, rosmarino, ginepro e muretti a secco su una topografia quasi piana. 

L'edificio è riparato dagli alberi e da un frammento di muretto a secco che determinano la dimensione, l'orientamento e l'altezza totale di una costruzione dalla geometria austera che ha analogie con la tradizione architettonica di Formentera. 

Un muro di pietra a secco tradizionale definisce le direttrici dell'allineamento nel territorio e diventa parte del prospetto nord dell'edificio. Una vecchia cappella determina, invece, l'asse longitudinale dell'intervento, come oggetto di riferimento e di dialogo costante dall'esterno e dall'interno. Un'architettura che cerca di contestualizzarsi relazionandosi con l'ambiente, ma evitando la mimesi. L'orientamento nord-sud dà luogo a una dualità che il progetto richiede e che la pianta sintetizza radicalmente, dividendo l'attività pubblica da quella privata. La zona settentrionale è la più esposta e ospita lo studio di architettura, mentre quella meridionale, di identiche dimensioni, è concepita come piccola casa-rifugio. 

Oltre a cercare la luce del sole, l'orientamento dell'edificio ha la volontà di rendere la piccola foresta di pino mediterraneo, rosmarino e ginepro, come un giardino nativo, che non richiede alcuna trasformazione o manutenzione e garantisce un elevato livello di privacy. 

Il volume è definito da un involucro in laterizio rivestito in cemento armato. L'interno è caratterizzato da pareti bianche, vetro e legno di iroko e da un arredo semplice e in armonia con il contesto.


venerdì 22 giugno 2012

Uffici ad alto rendimento energetico

E' opera dell'architetto francese Jean-Paul Viguier il progetto Ilot B, consegnato nel 2011 alla città di Bordeaux. 


INSERITO IN UN'AREA IN SVILUPPO

Realizzato in un quartiere urbano di recente sviluppo posto nella periferia del capoluogo aquitano, il complesso si inserisce nell'area di costruzione della Coeur Bastide, la residenza studentesca opera del progettista parigino Jerôme Sigwalt. 


PARCHEGGI SOTTO UN TAPPETO VERDE

La nuova struttura, principalmente destinata ad uso ufficio, si compone di quattro edifici di 4 piani ciascuno, collegati al livello del primo piano da un elemento unificatore a ponte. Il complesso, la cui superficie totale misura 12 000 m2, si estende su un tappeto verde, al di sotto del quale sono stati ricavati due livelli di parcheggio, così che le auto risultano nascoste alla vista. 


ASSICURARE LA VIVIBILITA' DEGLI UTENTI

Il progetto, principalmente destinato ad uso ufficio, presta particolare attenzione agli aspetti di vivibilità dei suoi inquilini, mettendo in atto una serie di accorgimenti in questo senso. Al quarto piano un'ampia terrazza offre una vista panoramica su Bordeaux e il fiume Garonna, mentre i balconi sulle facciate interne si affacciano sul giardino, garantendo un'atmosfera tranquilla, pur in un centro cittadino. 


FV INTEGRATO

Costato 19.000.000 euro, il progetto è stato certificato come THPE (Très Haute Performance Energétique: ad altissimo rendimento energetico). 
Tra gli interventi che hanno contribuito al raggiungimento della certificazione, l'inserimento di pannelli fotovoltaici a modo di occultazione solare, applicati su tutte le finestre poste sulle facciate meridionali. 

[ Fonte: www.casaeclima.com ]

venerdì 15 giugno 2012

Concorso architettura sostenibile per sole donne!


Ha preso il via ufficialmente la 4a edizione del Concorso Nazionale Architettura Sostenibile, ideato e promosso da ROS srl, l'ente fieristico Romano che organizza Expoedilizia

Il concorso è stato istituito per onorare la memoria di Raffaella Alibrandi, Amministratore Delegato Fiera di Roma. 

II concorso ha cadenza annuale ed è riservato esclusivamente a candidate di sesso femminile che presentino progetti elaborati come Tesi di Laurea o Dottorati di ricerca in data non antecedente al 1° gennaio 2009. 

Il concorso è suddiviso in due sezioni:
1. Progetti di recupero del patrimonio edilizio esistente 
2. Progetti rivolti alle nuove costruzioni a destinazione pubblica: ospedali, asili, scuole, centri sociali

La giuria premierà i due progetti migliori - uno per categoria - valutandone il contenuto creativo, tecnologico e di innovazione: alle due vincitrici verrà offerto un premio in denaro di 2.500 euro ciascuna e l'opportunità di effettuare uno stage, della durata di 6 mesi, presso prestigiosi studi progettazione. 

La cerimonia di premiazione si terrà nell'ambito della 5a edizione di Expoedilizia (Fiera Roma, 21 - 24 marzo 2013) e i due progetti vincitori verranno pubblicati su una prestigiosa rivista di architettura.



venerdì 8 giugno 2012

Festival Internazionale d'architettura a Perugia

Si sta svolgendo in questi giorni a Perugia  e ad Assisi ( dal 7 al 10 Giugno ) il Festival Internazionale di Architettura, ideato e diretto da Stefano Boeri e promosso dalla rivista “Abitare”. 

Il titolo dell’edizione di quest’anno “la città nella città” introduce all’approfondimento del tema degli insediamenti informali, favelas, quartieri spontanei, baraccopoli: uno sguardo su quegli insediamenti urbani che nascono dall’esigenza, ma che, in quanto non istituzionali o istituzionalizzabili, assumono forme di autogestione e autonomia all’interno e all’ombra delle città formali. 

Attraverso un approccio multidisciplinare nei confronti di ciò che è la città, il festival si propone di offrire una serie di spunti di riflessione, tra conferenze, workshop e mostre, in una tre giorni piena di appuntamenti che si svolgono in diversi luoghi, nelle due sedi deputate di Perugia e Assisi. Numerosi gli ospiti presenti, da Gae Aulenti, Li Hu, Boris Bernaskoni, a Peter Eisenman, Alejandro Aravena, Teddy Cruz, Cino Zucchi, Leopoldo Freyrie, Iwan Baan, Matias Echanove, 2A+P/A, Rem Koolhaas, Mirko Zardini, Richard Burdett, Cynthia Davidson, Pier Vittorio Aureli, Michael Maltzan, Saskia Sassen, Dario Fo e molti altri ancora. 

Il programma, molto vasto e articolato, comprende eventi sia di natura locale, come il laboratorio di festarch.lab, nato dalla collaborazione tra festArch e GATR (Giovani Architetti di Terni) e già sperimentato lo scorso anno; sia eventi che abbracciano il panorama internazionale, in particolare San Paulo Calling: progetto nato a gennaio che si propone di studiare le politiche di San Paolo in Brasile, per il territorio e per il diritto ad un ambiente sostenibile, in relazione con altre realtà mondiali come Mumbai, Medellin, Roma, Santiago e altre ancora. 

Tra le mostre verranno presentati inoltre i progetti e le realizzazioni nati attraverso il bando RI.U.SO. per rigenerazione urbana sostenibile; tra le letture e i seminari, verranno affrontate tematiche generali su cosa vuol dire “fare la città” oggi, momento storico che si va sempre più fortemente caratterizzando per la qualità ecologica e la sostenibilità (criteri attualmente discriminanti per qualsiasi operato); infine tre workshop: “la lettera architettonica”, “Happinessie Perugia: il mostro della felicità” e “Parasite Perugia Project”.






venerdì 1 giugno 2012

Diario di un Architetto



Quanto sono sostenibili le opere architettoniche delle Archistar contemporanee è una domanda che si pongono in molti al giorno d’oggi. 

Il giovane architetto Giordana Querceto ha voluto indagare sui temi dell’efficienza energetica, della sostenibilità economica, della compatibilità ambientale e su molti altri aspetti che avvolgono di un fascino particolare le cosiddette “macrourbanizzazioni”, focalizzando l’attenzione in paesi dell’estremo Oriente, in Australia e America Latina. 

Il perché, si comprende sfogliando il suo libro di viaggio ArchitecTour, un diario fatto di foto e interviste a personalità del mondo dell’Architettura che hanno concretamente realizzato progetti a scala urbana riuscendo a rispettare il costruito pre-esistente là dove era necessario e a non stravolgere l’ambiente circostante in altri casi. 

In ArchitecTour ritroviamo 11 interviste a 11 Architetti di fama mondiale, ciascuno con le proprie peculiarità, ciascuno che racconta un po’ di sé e un po’ delle proprie opere che considera più significative secondo il concetto della sostenibilità a 360°. 

In ogni intervista non mancano le descrizioni tecniche e le fotografie integrano perfettamente il tutto permettendo al lettore – tecnico o semplice appassionato di Architettura – di immedesimarsi in Giordana Querceto e ripercorrere quegli stessi luoghi che ha percorso lei provando almeno un po’ delle sue emozioni di fronte a opere a dir poco monumentali. 

Come mai si sono scelte le mete di ArchitecTour per scovare quei modelli virtuosi di Architettura e Urbanistica?
Perché, a detta dell’autrice, è nei luoghi da lei visitati che si riesce a ritrovare quel valore aggiunto, quella autenticità e quell’imponenza che non solo caratterizzano un opera per la sua funzionalità e bellezza, ma che la rendono unica eppure esemplare per chiunque. 
I tre grandi continenti visitati sono stati soggetti ad un evoluzione durante l’ultimo ventennio si è realizzata sia in ambito sociale quanto in ambito urbanistico: ciò che è evidente è la particolarissima fusione fra reale e virtuale in Architettura che solo nelle opere di eccellenza è possibile cogliere. 
ArchitecTour, con le sue 160 pagine a colori, cattura oltre che gli occhi anche la mente di chi lo sfoglia e fa riflettere su come effettivamente si possa conciliare la voglia di realizzare megastrutture sapendole letteralmente “incorniciare” con cura e sensibilità nei contesti più variegati: dalla caotica Pechino alle distese incontaminate del Cile. 
ArchitecTour è un itinerario attraente per coloro che abbiano voglia di inoltrarsi nel mondo dell’Architettura contemporanea con una consapevolezza approfondita della condizione del nostro pianeta, dando lo spunto per riflettere anche sull’avvenire delle nostre città. 
L’autrice Giordana Querceto si rivela Architetto ma anche un’esploratrice ed un’appassionata di scrittura, arte, archeologia. La sua formazione professionale, prima in Italia e poi a Barcellona le permette di aprirsi presto a quello che è il variegato mondo dell’Architettura contemporanea, e la sua sensibilità l’aiuta durante i suoi viaggi intorno al mondo a cogliere aspetti che riesce poi con le immagini fotografiche a rendere leggibili a tutti. Attualmente vive e lavora ad Amburgo.