giovedì 26 luglio 2012

Buone vacanze a tutti!



Buone vacanze a tutti!
Ci rivediamo a settembre
con nuove news interessanti di interior design!

;)

venerdì 20 luglio 2012

Chiesa in legno e ardesia

Realizzato in Virginia, il progetto punta a ricevere la certificazione LEED Silver.

Base d'addestramento dell'United States Marine Corps, Quantico - nello stato federale della Virginia – ha recentemente visto concludersi i lavori di costruzione della cappella Semper Fidelis, un luogo intimo e raccolto pensato appositamente per i familiari degli eroi e delle vittime di guerra statunitensi.

CONTINUITA' INTERNO-ESTERNO
Il progetto, realizzato dallo studio di architettura Fentress Architects, è ispirato ai concetti di purezza – formale e di materiali -, semplicità di design e serenità. L'idea è quella di riprodurre il formato della cappella da campo in pianta stabile, lasciando che interno ed esterno comunichino ed interagiscano tra loro. 


DESIGN SOBRIO PER FAMILIARI E AMICI.

La cappella – insignita lo stesso anno del primo premio dall'Interior International Design Association (IIDA) – è stata terminata nel 2009 e, spiegano i progettisti di Fentress Architects, vuole essere un luogo in grado di infondere fiducia nel futuro. All'interno pochi, sobri elementi: panche e leggii e un soffitto in legno di larici con travi a vista. Sulle ampie vetrate a tutta altezza sono stati impressi alcuni dei versi e dei motti dei Marine Corps, mentre l'involucro esterno e il tetto sono stati realizzati con ardesia. 


PROGETTATA PER IL LEED SILVER. 

Ultimo, importante aspetto considerato dagli architetti è stato quella della sostenibilità: lo studio Fentress Architects ha infatti gestito il progetto curando gli aspetti di efficienza e basso impatto ambientale, tanto che la Cappella aspira alla certificazione LEED Argento. Il progetto prevede un sistema geotermico e di climatizzazione sotto pavimento, mentre la scelta di rendere le pareti vetrate consente un abbattimento del carico energetico in orario diurno.

[ Fonte: www.casaeclima.com ]

venerdì 13 luglio 2012

Design Experience 2012

Il mercato sta velocemente muovendosi verso una maggior coscienza ambientale e ilcorretto utilizzo dei materiali è il primo passo per una progettazione sostenibile. 


A questo tema molto attuale è dedicato il sesto appuntamento del ciclo “Design Experience 2012” organizzato da POLI.design – Consorzio del Politecnico di Milano e Florim Ceramiche SpA, dal titolo“Design Sostenibile - Arredi e materiali per limitare l'impronta ambientale”. 



Sabato 14 luglio, “Design Sostenibile”, interior design, materiali e ambiente. 
Nell'ambito dell'incontro“Design Sostenibile” che si svolge sabato 14 luglio, saranno analizzate le caratteristiche dei materiali da prediligere nell'arredamento degli interni, i materiali definiti sostenibili che invece non sono tali e i materiali apparentemente “antipatici” all'ambiente che possono invece essere apprezzati per le loro qualità. 



Durante il Workshop sarà possibile visionare ed esaminare materiali diversi con precise qualità legate alla percezione e alla sostenibilità allo scopo di individuarne l'utilizzo ottimale nella progettazione degli interni. Interverrà come docenteMassimo Duroni, bioarchitetto e docente corsi POLI.design. Programma e iscrizioni su www.florimdesignexperience.com 



Un ciclo di 10 appuntamenti con il design e la ricerca dedicati a settori in evoluzione Tutti i dieci incontri previsti nel 2012 saranno condotti da docenti specializzati di POLI.design e Politecnico di Milano che analizzeranno e approfondiranno aspetti particolarmente attuali dell’esperienza di ricerca e innovazione elaborata nell’ambito dei corsi di Alta Formazione Design Experience di POLI.design, di cui Florim Ceramiche SpA è Sponsor Accademico da diversi anni. 



I dieci Workshop sono dedicati ad altrettanti settori in trasformazione dell’interior design, sono gratuiti e rivolti a 35 architetti e progettisti. 



Appuntamento al Florim Flagship Store di Milano 
I Workshop Design Experience si svolgono ogni mese presso il Florim Flagship Store di Milano, in via Fatebenefratelli 9, spazio dedicato all’innovazione ceramica e alle novità dei brand del gruppo: Floorgres, Rex, Cerim, Casa Dolce Casa e Casamood.

[ Fonte: www.archiportale.com ]

venerdì 6 luglio 2012

Arredi di cartone: pro e contro



Facili da assemblare, trasportabili, personalizzati con colori, disegni ed intarsi. L’unico accorgimento: tenere lontani da fonti di calore ed acqua. 
Di che si tratta? Sono gli arredi di cartone, realizzati da un unico elemento piegato o da moduli componibili e/o uniti ad incastro. 
Un tempo si definivano, in tono dispregiativo, ‘arredi di cartone’ quei mobili di dubbia durabilità e qualità di materiali. Il cartone è un materiale ecosostenibile, di facile reperibilità, biodegradabile ed economico, ma conserva comunque molti limiti. 
Limiti a cui si contrappongono numerosi pregi, quali il design accattivante, il modico prezzo e, soprattutto, la logica essenziale con la quale si progettati e realizzano arredi e accessori (spesso dimenticata per quelli realizzati con materiali ben più nobili). 

La soluzione degli arredi di cartone appare ottima nel caso di allestimenti temporanei ed eventi fieristici. Sono allegri, economici, facilmente trasportabili e montabili. 
Diventano anche pezzi interessanti e insoliti per abitazioni e uffici: con poco sforzo e molto brio si arreda! 

Forse i nostri nonni non avrebbero creduto di potere archiviare libri e oggetti in librerie di cartone, di regolare un orologio o di sedere su fogli ondulati. 
La tecnica, la progettazione e l’innovazione tecnologica hanno portato a risultati sorprendenti per tantissimi materiali ed, in particolare, per il cartone. Sempre con la valigia in mano, in affitto o provvisori, gli arredi di cartone piacciono tantissimo ai giovani. 

Sono in commercio elementi separatori modulari che possono essere composti in altezza e larghezza. Farfalle, figure astratte o geometriche che dividono e caratterizzando gli ambienti abitativi o lavorativi. 

Il cartone ondulato a fisarmonica può svilupparsi per creare lampade, separè o banconi semplicemente fissati con magneti. 

Nel settore dell’illuminazione si è dato da sempre ampio spazio alla creatività: esempi sono la lampada realizzata con le bustine del thè, i moduli di carta e cartone piegati per filtrare la luce o l’essenziale scatola cubica di cartone da cui la luce fuoriesce dai tagli incisi che riproducono la forma stilizzata della lampada e della lampadina. In questa proposta il contenuto e il contenitore hanno pari valore: il packaging diventa il prodotto stesso, nella logica di riduzione dell’imballaggio e di ecosostenibilità. 

Sorprendente e ironica la collezione di Gilles Miller la cosiddetta ‘Cardboard Collection’ che offre una vasta gamma di prodotti in cartone a doppia onda: dai solidi tavolini con cassettini, armadi dal modico prezzo e dal design sofisticato ed elegante, fino all’orologio da terra o da tavolo. In questa collezione è lasciato il colore naturale da imballo e, negli arredi un po’ retrò, si evidenzia il motivo ondulato della sezione del materiale. 

Spesso davanti ad un oggetto o mobilio si pensa: ‘Sembra facile realizzarlo!’. Negli arredi di cartone gli incastri, i tagli, le forme e l’uso sono visibili e lineari, tanto da riuscire a riattivare i processi progettuali e l’inventiva di chi non ancora osato il ‘fai da te’. Si può partire da prototipi standard e riadattarli a seconda delle proprie esigenze. Si prende la classica scatola da imballaggio e si inizia a comporre, tagliare ed incastrare: se il risultato non fosse così funzionale o bello non si sarà speso nulla e si sarà impiegato il proprio tempo in un’ attività creativa!