venerdì 22 luglio 2016

Arredi per esterno: midollino, rattan, vimini o bambù?

Il rattan, il vimini, il modollino e il bambù sono tra i materiali preferiti per gli arredi estivi. Solo a guardare questi oggetti di design veniamo trasportati in mondi ed epoche completamente diverse.

Oriente, occidente, stile vintage: a seconda dello stile che si vuole dare alla casa, questi mobili hanno il potere di trasformare la casa in un soggiorno brasiliano, in una stanza giapponese o in una casa degli anni ’70.



Questi materiali sono simili tra loro ma diversi per provenienza, robustezza e versatilità.

Vi raccontiamo in cosa si differenziano così da poter scegliere il materiale giusto per il vostro arredo.

Vimini.

Questo materiale è ottenuto intrecciando rami di salice o di altre piante. L'elasticità e la resistenza del vimine di salice lo rendono, da sempre, ideale per la fabbricazione di cesti e canestri.

A differenza di altri materiali, oggi più ricercati ed esotici, il vimini è sempre stato adoperato nell'artigianato del legno e dei suoi derivati.

Oggi il vimini continua ad essere usato, oltre che nella cesteria, nella realizzazione di tavoli, divani e sedie, conferendo a questi arredi un gusto elegante e coloniale, vagamente retrò. 





Bambù.

E' una pianta sempreverde di notevoli dimensioni, la cui canna robusta e nodosa è usata in tutto l'oriente per i fini più disparati, soprattutto laddove vengono richieste pertiche lunghe e resistenti (usate come travi per la costruzione di ponteggi, palafitte, abitazioni). A differenza del rattan, il bambù è cavo all'interno e presenta caratteristiche superiori di rigidità.

Per via delle sue caratteristiche è usato per divani, mobili, e sedie e come il vimini conferisce un fascino particolarmente esotico all'arredamento.

Rattan.
Differentemente dal bambù, con il termine rattan non si identifica una particolare pianta, piuttosto questo termine - che deriva dal malese rotan, cioè bastone - è applicato per designare un'ampia famiglia di piante provenienti dall'Asia usate negli scopi più vari.

Le specie più nobili sono il manau, il palesan, tutte appartenenti al grande gruppo di palmizi denominato anche Calamus rotan. 

 Correttamente lavorata, scorticata e lasciata asciugare al sole ai margini delle foreste tropicali, la palma del Calamus rotan si trasforma in rattan; così infatti è definita la sua fibra, la parte migliore dotata di resistenza e durata straordinarie.

Il rattan trova impiego per la realizzazione di mobili, divani, sedie ed altro.

Midollino.

Dalla trafilatura delle canne più grosse di giunco (rattan) si ottengono dei fili lunghi e resistenti con una sezione di pochi millimetri, simili a spaghetti. E' il cuore molle della pianta.

 Dall'intreccio a mano di questi fili si ottiene una maglia molto raffinata e di qualità molto alta.

Divani, lampade, poltrone di midollino sono oggi molto apprezzati e ricercati. Di grande tendenza anche nel mondo fashion.
Divano Targa

Lampada uckiwa in bambù disegnata da Ingo Maurer

poltrona D.270.2 molteni

Tavolino Bolla per Gervasoni

Tende H&M Casa

Ed è subito Brasile o giappone! :)

Per altri consigli, contattateci a info@ristrutturami.it

venerdì 15 luglio 2016

Casa al mare: come arredare il terrazzo

 
La privacy è importante anche al mare perché gli spazi all’aperto sono molto più sfruttati rispetto a quelli di casa. Trascorriamo numerose serate in terrazza tra cene e aperitivi e momenti di relax al sole, ad esempio, mentre facciamo colazione in pigiama.

Per avere maggiore privacy è il caso quindi di pensare ad un divisorio da mettere tra la vostra casa e quella del vicino.

DIVISORIO

Il gelsomino o una coloratissima bouganville possono essere utilizzati come copertura naturale. A voi la scelta del fiore, basta che sia una pianta rampicante che copra il muro.

Se invece preferite un divisorio “artificiale” consigliamo di utilizzare delle strutture in legno che creano un effetto più naturale! Ricordatevi sempre che siete al mare circondati dalla natura quindi provate a creare un ambiente verde-friendly e in armonia con quello che avete intorno.
 
 
Terrazzo progetto Ristrutturami.it

GAZEBO

Se avete un ampio terrazzo, non può mancare una copertura per il tavolo che utilizzerete verosimilmente per ripararvi dal sole durante i vostri pranzi.

Sempre nel rispetto dell’ambiente, ci piace l’idea di utilizzare una vela come copertura. Otterrete un effetto elegante senza grandi modifiche!

 
ILLUMINAZIONE
L’illuminazione è molto importante. Come per gli interni, anche per l’esterno esistono tantissimi modelli tra cui scegliere, dovrete solo pensare alle vostre necessità e soprattutto ai punti luce presenti sul terrazzo ( un dettaglio da non sottovalutare).


Tolomeo XXL di Artemide
 
Se non avete prese esterne, nessun problema, mamma IKEA pensa sempre a tutto! Le luci con le batterie sono un’idea pratica e molto utile.

Per il terrazzo della casa di Cervia di un nostro cliente abbiamo pensato di utilizzare queste luci ( anche loro a batteria!)
 
Luci Luminal Park

Per  un bel gazebo ci vogliono un tavolo e delle sedie.
Se avete tanto spazio non lesinate nei posti a sedere! Non ve ne pentirete quando avrete tanti invitati a cena.
Inoltre, sfrutteremo i mq avanzati per creare un bel angolo relax con tavolino e poltrone.

 
 

PS: se lo spazio è poco ma vi piace l’idea di avere dei divanetti da outdoor, scegliete di sacrificare il tavolo, optando per un modello lungo e stretto come quello che abbiamo suggerito al nostro cliente.
 
Progetto Ristrutturami.it

In questo modo riuscirete a guadagnare dei cm preziosi per fare posto ai divani!


TOCCO FINALE: arricchite il vostro terrazzo con delle piantine aromatiche. Fanno arredo e abbelliscono l’ambiente.


Leggete anche 5 idee per arredare la casa al mare:

venerdì 8 luglio 2016

4 idee per estendere una camera da letto

Uno dei lati positivi del ristrutturare una casa è che ti permette di realizzare davvero la casa dei tuoi sogni!

Tutto è possibile, anche rendere più grande una camera da letto! Come?


Eccovi 4 soluzioni pratiche e originali:

1) Bagno padronale+ camera da letto

Il bagno padronale in camera da letto è molto elegante e pratico perché così non dovrete passare da una stanza all’altra, magari incappando in altre persone. Così avrete tutta l’intimità di cui avrete bisogno.
 
 
Progetto Ristrutturami.it

Progetto Ristrutturami.it


Realizzare un bagno comunicante con la camera da letto è una pratica sempre più diffusa quando si ristruttura casa perché è più facile creare dei nuovi spazi all’interno degli ambienti.

Ecco dunque 2 soluzioni che potreste adottare per la vostra casa:

- creare un bagno open space all’interno della camera da letto
Progetto Ristrutturami.it


- utilizzare una stanza confinante alla camera e trasformarla in un bagno ( ricordatevi prima di verificare gli attacchi e gli scarichi per i sanitari!)

2) Stanza per cabina armadio

Bastano poco più di 2 mq per realizzare una cabina armadio completa perché l’ingombro minimo che devi considerare in profondità è di cm 120 (60 di attrezzatura + 60 di passaggio davanti) e, in larghezza, di cm 220 (per lui)/260 (per lei).



Le possibilità per ricavare una cabina armadio sono tantissime, basta avere un po' di creatività :) e studiare gli ambienti in funzione alle dimensioni e alla conformazione della stanza (forma del locale e posizione di porte e finestre) e decidere dove posizionarla (nell’angolo, davanti, dietro o accanto al letto)

3) Bagno padronale+ cabina armadio

Se la camera ha un’ampia dimensione è possibile accogliere sia una cabina armadio che un piccolo bagno a uso esclusivo (sempre se la posizione degli scarichi lo consente).

 

Esempio di progetto tipo





In questo caso, avrete tutto quello che desiderate: camera da letto, bagno e cabina armadio. Sembra impossibile ma quando si ristruttura, tutto è possibile!




4) Cabina armadio in mansarda

Se vivete in mansarda, avete anche voi il diritto di avere una bella cabina armadio!

Vi consigliamo di scegliere un modello di cabina armadio con un sistema modulare e flessibile che vi permette di sfruttare appieno la diversa altezza delle pareti.
 
Mews House refurbishment in London Fitzrovia

venerdì 1 luglio 2016

Come scegliere il battiscopa

Il battiscopa è quell’oggetto che più comunemente chiamiamo “zoccolino”.

Sembra un dettaglio trascurabile ma non lo è affatto.

Quando chiediamo ai nostri clienti come vorrebbero il battiscopa la loro faccia sembra dire: “dobbiamo veramente scegliere anche lo zoccolino???”.


Progetto Ristrutturami.it

 
Il battiscopa però, al contrario di quanto si pensa, ha moltissime funzioni: oltre a quella di proteggere le pareti nella parte inferiore, formando anche una barriera alla polvere, completa e decora gli ambienti con una bordatura perimetrale, copre il raccordo sempre imperfetto tra muri e pavimento – nascondendo il taglio del rivestimento – e può anche mimetizzare i cavi elettrici.

 
Vediamo ora tra quali e quanti tipi di battiscopa si può scegliere.


In primis il legno. Quelli realizzati con questo materiale possono essere in massello, con supporto in multistrato e rivestiti in laminato, impiallacciati oppure in mdf laccati.

 
  • Ceramica Partner ideale delle pavimentazioni ceramiche, oggi gli zoccolini in questo materiale sono declinati anche in forme particolari, decorate e sagomate.

 
  
 
  • Pietra e marmo. Quelli con superficie naturale sono ricavati da lastre di spessore sottile, che vengono poi ulteriormente ridotte fino a ottenere una misura di 1,5-2,5 cm.
 
  
  • Pvc. In questo caso spesso hanno finalità funzionali: per esempio possono avere luci segnapassi o essere sagomati per l’inserimento di cavi. Sono gradevoli e stanno bene in ambienti moderni e hi-tech.
 
 
E quali sono le forme più utilizzate?
 
Progetto Ristrutturami.it
 
A spigolo vivo: di forma squadrata, è caratterizzato dal profilo dritto, adatto in ambientazioni di gusto contemporaneo.
 
A becco di civetta: ha il bordo superiore arrotondato; tale lavorazione ha una finalità estetica.
 
Con piedino: la sagoma è leggermente arcuata lungo la parte inferiore e “avanzata” verso l’esterno.
 
A questo punto non vi resta che scegliere le misure.
 
 
Altezza
Disponibili con altezza compresa tra 6 cm e 8 cm, esistono anche modelli di soli 4 cm o, viceversa, di 10-12 cm e addirittura 15 cm, questi ultimi indicati se si predilige la funzione protettiva. Con uno zoccolino in contrasto cromatico con la parete (per esempio di legno scuro su muro bianco), quanto più il profilo è alto, tanto più la parete sembrerà bassa.
 
 
 
Spessore
Dipende dal materiale (in marmo o pietra hanno spessore maggiore rispetto a quelli in legno o alluminio), ma si può dire che in legno esistono in tante versioni: se ne trovano da 1 cm fino a 2,2 cm. Per scegliere si consideri la distanza tra muro e pavimento, perché lo zoccolino deve coprire tale punto critico. Va poi valutato l’impatto visivo: a spessore maggiore corrisponde altrettanta visibilità sulla parete e maggiore sporgenza da questa.
 
 
 
Lunghezza
In genere si trovano in commercio listelli che arrivano a una lunghezza massima di 3 metri e non scendono sotto i 240 cm. Queste dimensioni vanno considerate sia per il trasporto a casa (se si opta per il fai-da-te) sia per la posa: su pareti che superano i 3 m di lunghezza occorre prevedere almeno un giunto: per un migliore risultato estetico, andrebbe fatto coincidere con un punto poco visibile, da calcolare a priori.
 
 
 
Vi siamo state d’aiuto? Aspettiamo qualche foto dello zoccolino che avete scelto!