Dal FestArch di Perugia, al FestarchLAB di Terni, il passo è breve: un’estate durante la quale gli organizzatori, che fanno parte del gruppo GAtr Giovani Architetti Terni, hanno messo a punto il programma dei workshop e delle conferenze di questo festival, che nasce dalla collaborazione con Stefano Boeri, ideatore di FestArch, e la rivista Abitare.
Se nel festival tenutosi a Perugia lo scorso giugno, il titolo era “la città nella città”, il tema del FestArchLAB ne può essere in qualche modo considerato un approfondimento progettuale e pratico, focalizzandosi sull’aspetto dello spazio pubblico nella città.
Come obiettivo principale infatti, il festival si propone di “stimolare la comunità verso la riappropriazione anche identitaria dei suoi luoghi”.
Risalta quindi la forte volontà di ritrovare quell’interconnessione tra l’architettura, la città e i suoi abitanti, argomento che spesso accende i dibattiti degli ultimi anni, in cui si fa sempre più attenzione alla partecipazione attiva e all’interdisciplinarità dell’architettura.
Durante il festival, che si terrà dal 24 al 30 settembre 2012 a Terni, si svolgeranno diversi workshop gratuiti, con la possibilità di alloggiare negli spazi messi a disposizione dal comune. Tutti i workshop affronteranno il tema dello spazio pubblico partendo da un’ottica partecipativa: i gruppi romani Orizzontale e Superfluo, in due workshop distinti, applicheranno allo spazio pubblico metodi di autocostruzione, e con l’utilizzo di materiali di scarto proporranno sedute smontabili, o con pallet, come a ricreare dei veri e propri salotti cittadini.
Un giovane gruppo di Torino, i Marasma Design, sperimenterà invece le possibilità ciclabili della città, attraverso un workshop su due ruote all’interno del quale si identificheranno le potenziali linee di flussi percorribili in bicicletta che verranno poi elaborate progettualmente. L’ingegnere Simone Scaccetti proporrà un azione mirata a promuovere con metodi partecipativi la realizzazione di orti urbani nell’area di un ex-lanificio, zona particolarmente carica di significato, per il valore industriale della città, ma anche per la sua natura agricola e contadina, precedente all’industrializzazione.
Un giovane gruppo di Torino, i Marasma Design, sperimenterà invece le possibilità ciclabili della città, attraverso un workshop su due ruote all’interno del quale si identificheranno le potenziali linee di flussi percorribili in bicicletta che verranno poi elaborate progettualmente. L’ingegnere Simone Scaccetti proporrà un azione mirata a promuovere con metodi partecipativi la realizzazione di orti urbani nell’area di un ex-lanificio, zona particolarmente carica di significato, per il valore industriale della città, ma anche per la sua natura agricola e contadina, precedente all’industrializzazione.
Un respiro ancora più ampio verrà dal gruppo dei 72hoursUrbanAction che, operando in ambito internazionale, porteranno a Terni un workshop che prevede l’ideazione e la costruzione in soli 3 giorni di una struttura temporanea in uno spazio pubblico, tramite un format già sperimentato a Stoccarda nel 2012 e a Bat Yam nel 2010.
Di questo festival ciò che colpisce è anche la presenza massiccia di gruppi di giovani architetti, e anche la natura partecipativa fa parte di un approccio nuovo, per certi versi coraggioso, all’architettura, che i giovani stanno appunto sperimentando per la prima volta in maniera diffusa, in Italia come all’estero.
[ Fonte: www.architetturaecosostenibile.it ]