venerdì 21 settembre 2012

Il piacere di recuperare una cascina

Situato nella località di Nibbiano su di un’area agricola che digrada verso la sponda sinistra del fiume Tidone, Casa Maloni è una cascina tipica del territorio appenninico piacentino, oggetto di un intervento di recupero a cura dello Studio Sonia Calzoni. 

Il progetto è stato selezionato come terzo classificato per il Premio Nazionale di Bioarchitettura Costruire nel Costruito/Recuperare l’Esistente 2011, organizzato da Bioarchitettura® e dall’Istituto Nazionale di Architettura IN/ARCH. 
La cerimonia ufficiale si terrà il prossimo 28 settembre a Roma. 

Casa Maloni è una struttura complessa, caratterizzata da un organismo stratificato, a causa dei diversi ampliamenti che la cascina ha subito nel tempo per adattarsi al contesto agricolo nel quale è stata realizzata. 

L’intervento di recupero di Sonia Calzoni è stato orientato essenzialmente alla conservazione dei materiali tipici del luogo e alla continuità strutturale del sistema costruttivo. 
Il progetto ha interessato innanzitutto il vecchio fienile, per il quale è stata mantenuta la struttura portante in mattoni, nonché la copertura in coppi; le campate sono state, invece, chiuse con pannelli in cristallo e acciaio con il risultato di una scatola trasparente. 

Per quanto riguarda la ristrutturazione del corpo più grande, sono stati ricavati due livelli , di cui il piano terra è destinato alla giorno, che comprende anche il porticato antistante, il piano superiore alla zona notte. Esternamente sono state ripristinate le parti in pietra, rivestendo i nuovi elementi di tamponamento con doghe in legno naturale giustapposte in senso longitudinale. 

L’orientamento dell’intervento al risparmio energetico ha comportato la realizzazione di muratura ad ampio spessore e copertura ventilata munita di pannelli solari per l’approvvigionamento di acqua calda. La ventilazione è stata migliorata mediante lo studio attento al posizionamento di nuove aperture in facciata. 

Dopo aver analizzato 63 progetti la giuria del Premio Nazionale di Bioarchitettura, composta da Carlo Albertini presidente LegnoFinestraItalia, Paolo Buzzetti presidente ANCE, Rob Krier, Wittfrida Mitterer direttore della rivista Bioarchitettura e Giuseppe Vallifuoco presidente IN/ARCH Sardegna, ha assegnato i tre premi per la qualità degli interventi: 

1°Premio: progetto Zenale Building Renovation a Milano dell’arch. Filippo Taidelli 
2° Premio: progetto Fabbrica Nuova a Murano dell’arch. Massimo Gin 
3°Premio: progetto Borgo Agricolo Val Tidone a Piacenza dell’arch. Sonia Calzoni.

[ Fonte: www.archiportale.com

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