Oggi andiamo ad esplorare la funzione ed il significato energetico della nostra abitazione, l’ ufficio o il luogo ove svolgiamo l’ attività lavorativa. In questi anni, molte persone chiedono informazioni e indicazioni, con lo scopo di migliorare la qualità abitativa degli spazi che occupano.
Da un lato, non è facile fornire indicazioni generali relative ad una abitazione, perché ogni caso è singolo e deve essere trattato in modo specifico. Dare consigli generali si rivela spesso inutile e controproducente, perché i principi base del Feng Shui non sono stati ancora ben compresi ed assimilati da tutti, e quindi sono difficilmente applicabili.
Comunque, sempre più persone si stanno interessando attivamente al Feng Shui, e questo è un fattore positivo, da incoraggiare. Ma bisogna avere interesse con continuità, perché i consigli, se ben compresi, permettono anche al principiante di agire sulla propria abitazione, senza fare danni. Questo articolo sul Feng Shui è dedicato a principianti, esperti, insegnanti, addetti ai lavori.
L’ ingresso è … la bocca dell’ abitazione!
Per semplificare le cose, abbiamo assimilato l’ ingresso dell’ abitazione alla bocca. La funzione principale della bocca è mangiare, e precisamente mangiare cibo sano e nutriente. Per mangiare, devo avere davanti a me un piatto. Inoltre, affinché io sia effettivamente in grado di assumere il cibo, devono sussistere quattro condizioni:
1 - il piatto deve essere pieno. 2 - il cibo deve essere buono. 3 - devo essere in grado, in qualche modo, di portare il cibo dal piatto alla bocca. 4 - la bocca deve poter accettare il boccone
Abbiamo già approfondito il quarto punto; ora invece ci concentriamo sul primo e sul secondo.
La facciata e l’ area antistante
Avvicinandomi all’ abitazione, indipendentemente che si tratti di un condominio, un edificio o una casa privata, oppure un negozio o un ufficio, sarò quasi sicuramente accolto dal lato della facciata. Abbiamo già osservato che la facciata dovrebbe essere più aperta del retro, e comunque avere di fronte a sé uno spazio sufficientemente ampio in proporzione all’ edificio o alla casa in esame. Questo spazio è proprio il nostro piatto.
Innanzitutto, il piatto deve essere proporzionato all’ edificio. Una casa piccola avrà bisogno di un piatto piccolo; un grande edificio avrà bisogno di una grande piazza, ove l’ energia si raduna e si calma prima di entrare all’ interno. La prima cosa da valutare, quindi, è se la zona antistante l’ abitazione è appropriata. A questo scopo ci possiamo porre le seguenti domande: quest’ area è sufficientemente grande? E sufficientemente delimitata? È utilizzata? È attiva?
L’ importanza delle strade
Abbiamo detto che il piatto deve essere pieno, perché altrimenti non ci possiamo nutrire. Ciò significa che l’ area antistante l’ abitazione deve ricevere una quantità di energia sufficiente dalle strade che conferiscono proprio in quel punto. Ci dobbiamo quindi chiedere se queste strade siano di larghezza sufficiente; oppure, se piccole, siano in numero sufficiente. Ci si può anche chiedere se la direzione del traffico si muove verso la facciata, o in modo da evitarla.
Il caso del Vaticano
Un esempio dell’ importanza di quest’ ultima considerazione è proprio il Vaticano, a Roma. Dopo la costruzione della Basilica e di Piazza San Pietro, si è reso necessario tagliare il quartiere adiacente (composto di abitazioni e piccole stradine) con una strada grande e rettilinea, Via della Conciliazione. Solo una struttura stradale di questo tipo poteva essere sufficientemente forte da nutrire un edificio così grande e imponente. Contrariamente a quello che si pensa, questa strada non costituisce affatto uno Sha per il Vaticano. Anzi, è fondamentale perché porta il nutrimento necessario. In questo caso, è molto meglio una strada rettilinea e centrale piuttosto che un percorso sinuoso.
Non bisogna infatti pensare, con un’ immagine un po’ bucolica e ingenua, che il Feng Shui funzioni sempre nello stesso modo per tutti. Costruire percorsi curvilinei, sinuosi, e inserire elementi che tendono ad armonizzare le energie, non è sempre e comunque favorevole. A volte abbiamo bisogno di energie in scontro.
C’ è Feng Shui e Feng Shui!
Il Feng Shui è anche fatto di linee rette! Anzi, un vero esperto sa benissimo quando è necessario usare una linea retta, e quando invece è necessario utilizzare altre forme. Perché limitarsi al solo uso di linee curve? Le linee curve rappresentano l’ aspetto yin; le linee rette l’ aspetto yang. Per avere armonia bisogna bilanciare entrambi: questo è chiaro.
Un grande edificio ha bisogno di un’ energia molto forte, e non c’ è niente di meglio di una strada rettilinea per fornire questo tipo di energia. Senza Via della Conciliazione così com’ è, il Vaticano non avrebbe potuto essere quello che è oggi, e detenere un tale potere.
Per le attività lavorative …
È chiaro che se queste due condizioni (area antistante + strade) non si verificano, vi possono essere dei problemi. In particolare, queste condizioni sono essenziali per le attività lavorative. Se:- anteriormente all’ edificio, lo spazio non è proporzionato, così che si ha una sensazione di ristrettezza, di limitazioneovvero se- i percorsi che portano in questa zona non sono sufficienti, oppure presentano altri problemiallora, un’ attività lavorativa avrà difficoltà a svilupparsi.
Da un lato, non è facile fornire indicazioni generali relative ad una abitazione, perché ogni caso è singolo e deve essere trattato in modo specifico. Dare consigli generali si rivela spesso inutile e controproducente, perché i principi base del Feng Shui non sono stati ancora ben compresi ed assimilati da tutti, e quindi sono difficilmente applicabili.
Comunque, sempre più persone si stanno interessando attivamente al Feng Shui, e questo è un fattore positivo, da incoraggiare. Ma bisogna avere interesse con continuità, perché i consigli, se ben compresi, permettono anche al principiante di agire sulla propria abitazione, senza fare danni. Questo articolo sul Feng Shui è dedicato a principianti, esperti, insegnanti, addetti ai lavori.
L’ ingresso è … la bocca dell’ abitazione!
Per semplificare le cose, abbiamo assimilato l’ ingresso dell’ abitazione alla bocca. La funzione principale della bocca è mangiare, e precisamente mangiare cibo sano e nutriente. Per mangiare, devo avere davanti a me un piatto. Inoltre, affinché io sia effettivamente in grado di assumere il cibo, devono sussistere quattro condizioni:
1 - il piatto deve essere pieno. 2 - il cibo deve essere buono. 3 - devo essere in grado, in qualche modo, di portare il cibo dal piatto alla bocca. 4 - la bocca deve poter accettare il boccone
Abbiamo già approfondito il quarto punto; ora invece ci concentriamo sul primo e sul secondo.
La facciata e l’ area antistante
Avvicinandomi all’ abitazione, indipendentemente che si tratti di un condominio, un edificio o una casa privata, oppure un negozio o un ufficio, sarò quasi sicuramente accolto dal lato della facciata. Abbiamo già osservato che la facciata dovrebbe essere più aperta del retro, e comunque avere di fronte a sé uno spazio sufficientemente ampio in proporzione all’ edificio o alla casa in esame. Questo spazio è proprio il nostro piatto.
Innanzitutto, il piatto deve essere proporzionato all’ edificio. Una casa piccola avrà bisogno di un piatto piccolo; un grande edificio avrà bisogno di una grande piazza, ove l’ energia si raduna e si calma prima di entrare all’ interno. La prima cosa da valutare, quindi, è se la zona antistante l’ abitazione è appropriata. A questo scopo ci possiamo porre le seguenti domande: quest’ area è sufficientemente grande? E sufficientemente delimitata? È utilizzata? È attiva?
L’ importanza delle strade
Abbiamo detto che il piatto deve essere pieno, perché altrimenti non ci possiamo nutrire. Ciò significa che l’ area antistante l’ abitazione deve ricevere una quantità di energia sufficiente dalle strade che conferiscono proprio in quel punto. Ci dobbiamo quindi chiedere se queste strade siano di larghezza sufficiente; oppure, se piccole, siano in numero sufficiente. Ci si può anche chiedere se la direzione del traffico si muove verso la facciata, o in modo da evitarla.
Il caso del Vaticano
Un esempio dell’ importanza di quest’ ultima considerazione è proprio il Vaticano, a Roma. Dopo la costruzione della Basilica e di Piazza San Pietro, si è reso necessario tagliare il quartiere adiacente (composto di abitazioni e piccole stradine) con una strada grande e rettilinea, Via della Conciliazione. Solo una struttura stradale di questo tipo poteva essere sufficientemente forte da nutrire un edificio così grande e imponente. Contrariamente a quello che si pensa, questa strada non costituisce affatto uno Sha per il Vaticano. Anzi, è fondamentale perché porta il nutrimento necessario. In questo caso, è molto meglio una strada rettilinea e centrale piuttosto che un percorso sinuoso.
Non bisogna infatti pensare, con un’ immagine un po’ bucolica e ingenua, che il Feng Shui funzioni sempre nello stesso modo per tutti. Costruire percorsi curvilinei, sinuosi, e inserire elementi che tendono ad armonizzare le energie, non è sempre e comunque favorevole. A volte abbiamo bisogno di energie in scontro.
C’ è Feng Shui e Feng Shui!
Il Feng Shui è anche fatto di linee rette! Anzi, un vero esperto sa benissimo quando è necessario usare una linea retta, e quando invece è necessario utilizzare altre forme. Perché limitarsi al solo uso di linee curve? Le linee curve rappresentano l’ aspetto yin; le linee rette l’ aspetto yang. Per avere armonia bisogna bilanciare entrambi: questo è chiaro.
Un grande edificio ha bisogno di un’ energia molto forte, e non c’ è niente di meglio di una strada rettilinea per fornire questo tipo di energia. Senza Via della Conciliazione così com’ è, il Vaticano non avrebbe potuto essere quello che è oggi, e detenere un tale potere.
Per le attività lavorative …
È chiaro che se queste due condizioni (area antistante + strade) non si verificano, vi possono essere dei problemi. In particolare, queste condizioni sono essenziali per le attività lavorative. Se:- anteriormente all’ edificio, lo spazio non è proporzionato, così che si ha una sensazione di ristrettezza, di limitazioneovvero se- i percorsi che portano in questa zona non sono sufficienti, oppure presentano altri problemiallora, un’ attività lavorativa avrà difficoltà a svilupparsi.
Il piatto può essere pieno, ma il cibo è davvero buono!?
Veniamo ora al secondo punto: il cibo deve essere buono. Perché, anche se l’ area antistante l’ abitazione è adeguata, l’ energia che arriva potrebbe non essere così buona. Ad esempio potrebbe essere un’ energia debole o stagnante, oppure potrebbe essere un’ energia troppo forte e dirompente.
Ad esempio, se un’ abitazione è costruita su una sella, o su un crinale, e il cancello della proprietà è posizionato proprio nel punto più alto, in modo che la strada sale da un lato, arriva di fronte all’ ingresso, per poi ridiscendere dall’ altro, può verificarsi il caso che non ci sia uno spazio sufficiente per l’accumulo dell’energia. Con questa conformazione, l’ energia è troppo dispersa e l’ abitazione non potrà avvantaggiarsene. È come un piatto in cui ci sono solo degli avanzi di cibo!
Se l’area antistante l’ edificio è trascurata, abbandonata, oppure vi sono degli edifici in rovina, o altri elementi sgradevoli, oppure per qualche motivo non ci si sente a proprio agio in questa zona, l’ energia che entra nell’ abitazione è in qualche modo sciupata. Le persone cercano di evitare quest’ area, e chi occupa l’ abitazione evita di osservarla perché la vista non è gradevole. È come un piatto con del cibo avariato.
Se un’ abitazione riceve energia da una strada rettilinea, centrale o laterale, e giungendo presso l’ abitazione non c’ è uno slargo, né un’ area deputata a rallentare e calmare il flusso di energia, questo può essere molto pericoloso, perché la percezione profonda della struttura spaziale indica un forte pericolo da quella direzione. In questo caso si può parlare di Sha.
Questa situazione generalmente non è buona, e la gravità dello Sha può essere valutata osservando la proporzione tra l’ edificio, la larghezza e la lunghezza del tratto rettilineo di strada. Più abbiamo la sensazione che l’ edificio sia troppo piccolo rispetto alla strada, più forte è lo Sha. Nel nostro paragone, è come se ci riempissero il piatto con un tale impeto che il cibo ci schizza addosso.
Se un edificio non ha un’ area pianeggiante sufficientemente ampia per le necessità degli occupanti, l’ energia non si può raccogliere ed accumulare, ma scivola via. È come avere un piatto bucato. Questa situazione può facilmente indicare difficoltà economiche, o spese sempre maggiori delle entrate.
Se, tra l’ abitazione e l’ area antistante, vi è una siepe troppo alta, oppure un muro imponente, ciò significa che è difficile accedere a quell’ energia. In questo caso vi può essere un blocco. Per i privati, questo può essere un aspetto non particolarmente problematico, anzi a volte può indicare il desiderio di mantenere una maggiore privacy, oppure di essere difficilmente reperibili. Ma per un’ attività lavorativa (tranne rare eccezioni), questo può essere un grosso problema. È come avere un piatto con un coperchio che ha solo un piccolo buco, e per mangiare possiamo solo introdurre la forchetta dentro questo buco.
Se l’ area antistante l’ edificio è proporzionata e ben tenuta, ma malamente servita dalle strade, l’ energia farà fatica ad accumularsi. Anche in questo caso potremmo avere problemi di carenza di energia. Il cibo è buono, ma il piatto è quasi vuoto! Bisogna contentarsi di quel poco che c’ è.
Se le strade sono adeguate, ma l’ area antistante l’ edificio è troppo piccola o addirittura mancante, siamo in una situazione simile: c’ è poco cibo. In questo caso, l’ energia passa ma non riesce a fermarsi. È come quando aspettiamo che il cameriere ci serva, ma quando arriva porta sempre il piatto a qualcun altro!
Differenti analisi secondo la tipologia abitativa
Per un appartamento, questa analisi deve essere effettuata in primo luogo per il condominio, e solo successivamente per l’ appartamento stesso, prendendo in considerazione la porta d’ ingresso e l’ area antistante, sul pianerottolo ove si affaccia la porta stessa.
Per un negozio, occorre osservare l’ area antistante la facciata, le vetrine o l’ ingresso.
Per un ufficio o uno studio professionale situato in uno stabile, bisogna comportarsi in modo analogo all’appartamento.
Per un palazzetto, occorre effettuare un’ analisi simile a quella di una abitazione. A volte sono necessari strumenti avanzati per effettuare un’ analisi corretta.Per una grande struttura, un centro commerciale o un palazzo, il discorso può essere differente ed è necessaria la valutazione e l’ intervento di un professionista.
Se la valutazione è favorevole, ciò significa che non bisogna intervenire sugli esterni, almeno per quanto riguarda questo aspetto. Se, invece, la valutazione è sfavorevole, occorrerà agire in qualche modo per risolvere la situazione, o quanto meno per armonizzare al meglio il flusso dell’ energia.
[ fonte: http://www.mondocasablog.com/ ]
Veniamo ora al secondo punto: il cibo deve essere buono. Perché, anche se l’ area antistante l’ abitazione è adeguata, l’ energia che arriva potrebbe non essere così buona. Ad esempio potrebbe essere un’ energia debole o stagnante, oppure potrebbe essere un’ energia troppo forte e dirompente.
Ad esempio, se un’ abitazione è costruita su una sella, o su un crinale, e il cancello della proprietà è posizionato proprio nel punto più alto, in modo che la strada sale da un lato, arriva di fronte all’ ingresso, per poi ridiscendere dall’ altro, può verificarsi il caso che non ci sia uno spazio sufficiente per l’accumulo dell’energia. Con questa conformazione, l’ energia è troppo dispersa e l’ abitazione non potrà avvantaggiarsene. È come un piatto in cui ci sono solo degli avanzi di cibo!
Se l’area antistante l’ edificio è trascurata, abbandonata, oppure vi sono degli edifici in rovina, o altri elementi sgradevoli, oppure per qualche motivo non ci si sente a proprio agio in questa zona, l’ energia che entra nell’ abitazione è in qualche modo sciupata. Le persone cercano di evitare quest’ area, e chi occupa l’ abitazione evita di osservarla perché la vista non è gradevole. È come un piatto con del cibo avariato.
Se un’ abitazione riceve energia da una strada rettilinea, centrale o laterale, e giungendo presso l’ abitazione non c’ è uno slargo, né un’ area deputata a rallentare e calmare il flusso di energia, questo può essere molto pericoloso, perché la percezione profonda della struttura spaziale indica un forte pericolo da quella direzione. In questo caso si può parlare di Sha.
Questa situazione generalmente non è buona, e la gravità dello Sha può essere valutata osservando la proporzione tra l’ edificio, la larghezza e la lunghezza del tratto rettilineo di strada. Più abbiamo la sensazione che l’ edificio sia troppo piccolo rispetto alla strada, più forte è lo Sha. Nel nostro paragone, è come se ci riempissero il piatto con un tale impeto che il cibo ci schizza addosso.
Se un edificio non ha un’ area pianeggiante sufficientemente ampia per le necessità degli occupanti, l’ energia non si può raccogliere ed accumulare, ma scivola via. È come avere un piatto bucato. Questa situazione può facilmente indicare difficoltà economiche, o spese sempre maggiori delle entrate.
Se, tra l’ abitazione e l’ area antistante, vi è una siepe troppo alta, oppure un muro imponente, ciò significa che è difficile accedere a quell’ energia. In questo caso vi può essere un blocco. Per i privati, questo può essere un aspetto non particolarmente problematico, anzi a volte può indicare il desiderio di mantenere una maggiore privacy, oppure di essere difficilmente reperibili. Ma per un’ attività lavorativa (tranne rare eccezioni), questo può essere un grosso problema. È come avere un piatto con un coperchio che ha solo un piccolo buco, e per mangiare possiamo solo introdurre la forchetta dentro questo buco.
Se l’ area antistante l’ edificio è proporzionata e ben tenuta, ma malamente servita dalle strade, l’ energia farà fatica ad accumularsi. Anche in questo caso potremmo avere problemi di carenza di energia. Il cibo è buono, ma il piatto è quasi vuoto! Bisogna contentarsi di quel poco che c’ è.
Se le strade sono adeguate, ma l’ area antistante l’ edificio è troppo piccola o addirittura mancante, siamo in una situazione simile: c’ è poco cibo. In questo caso, l’ energia passa ma non riesce a fermarsi. È come quando aspettiamo che il cameriere ci serva, ma quando arriva porta sempre il piatto a qualcun altro!
Differenti analisi secondo la tipologia abitativa
Per un appartamento, questa analisi deve essere effettuata in primo luogo per il condominio, e solo successivamente per l’ appartamento stesso, prendendo in considerazione la porta d’ ingresso e l’ area antistante, sul pianerottolo ove si affaccia la porta stessa.
Per un negozio, occorre osservare l’ area antistante la facciata, le vetrine o l’ ingresso.
Per un ufficio o uno studio professionale situato in uno stabile, bisogna comportarsi in modo analogo all’appartamento.
Per un palazzetto, occorre effettuare un’ analisi simile a quella di una abitazione. A volte sono necessari strumenti avanzati per effettuare un’ analisi corretta.Per una grande struttura, un centro commerciale o un palazzo, il discorso può essere differente ed è necessaria la valutazione e l’ intervento di un professionista.
Se la valutazione è favorevole, ciò significa che non bisogna intervenire sugli esterni, almeno per quanto riguarda questo aspetto. Se, invece, la valutazione è sfavorevole, occorrerà agire in qualche modo per risolvere la situazione, o quanto meno per armonizzare al meglio il flusso dell’ energia.
[ fonte: http://www.mondocasablog.com/ ]
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