venerdì 1 ottobre 2010

Mies van der Rohe Award a Milano

La Triennale di Milano inaugurerà sabato 2 ottobre la mostra “European Union Prize for Contemporary Architecture. Mies van der Rohe Award 2009”.

L’esposizione presenta il progetto vincitore e le opere finaliste del prestigioso premio, nato da un’iniziativa congiunta della Commissione Europea e della Fundació Mies van der Rohe (Barcellona).

A trionfare nell'aprile 2009 è stato il progetto per il
Teatro dell’Opera di Oslo (Norvegia) firmato dallo studio norvegese Snøhetta. Mentre nella shortlist del premio c'erano anche il Centro Multimodale della linea tranviaria di Nizza (Francia), di Marc Barani; la Zenith Music Hall di Strasburgo (Francia), di Massimiliano e Doriana Fuksas; l’Università Luigi Bocconi di Milano di Shelley McNamara e Yvonne Farrell (Grafton Architects) e la Biblioteca del distretto di Sant’Antoni di Barcellona (Spagna) di Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta (RCR Aranda Pigem Vilalta Arquitectes).

Un menzione speciale “Architetto Emergente” i croati Lea Pelivan (1976) e Toma Plejić (1977) fondatori dello Studio UP, per il progetto “
Gymnasium 46° 09' N / 16° 50' E” a Koprivnica (Croazia).

Intendimento principale del Premio Mies van der Rohe (il cui importo ammonta a 60.000 euro) è quello di sottolineare il ruolo che le attività culturali hanno come motori della creatività e dell’innovazione in Europa. La competizione a cadenza biennale è rivolta esclusivamente alle architetture realizzate nei due anni precedenti all’indizione del premio.
Il concorso ha visto la partecipazione, in qualità di membri della giuria, di Francis Lambert (presidente), Ole Bouman, Irena Fialová, Fulvio Irace, Luis M. Mansilla (vincitore della precedente edizione del premio con il progetto del
MUSAC a León), Carme Pinós e Vasa J. Perović.Il Teatro dell’Opera di Oslo è in grado di ospitare, su una superficie complessiva di 38.500 metri quadrati, 1350 spettatori nell’auditorium principale e 400 in una sala più piccola. Elemento distintivo del progetto è l’enorme rampa che, alla maniera di un “tappeto”, avvolge l’edificio da capo a piedi fungendo da copertura nella parte alta del volume e da elemento di raccordo simbolico con il fiordo. Marmo bianco italiano, legno di quercia, alluminio e vetro sono i materiali prescelti per la realizzazione di questo landmark che oggi rappresenta il più grande centro culturale mai costruito in Norvegia.Francis Rambert, presidente della giuria del Premio, ha commentato: “L’Opera di Oslo è più che un semplice edificio. È anzitutto uno spazio urbano, un regalo alla città. Può essere considerato un catalizzatore di tutte le energie della città ed è emblematico della rigenerazione del suo tessuto urbano”.
Tarald Lundevall, partner e project architect di Snøhetta ha commentato: “Snøhetta considera il Mies van der Rohe Award uno tra i più prestigiosi riconoscimenti architettonici del mondo. Siamo assolutamente onorati di ricevere questo premio per il progetto del Norwegian National Opera and Ballet.”

Il progetto di Lea Pelivan e Toma Plejić per il “
Gymnasium 46º09'N/16º50E” di Koprivnica (Croazia) disegna un edificio a uso misto, ospitante impianti sportivi e una scuola superiore. La sovrapposizione spaziale e visiva dei servizi rappresenta il principio fondamentale dell’opera, dove uno spazioso itinerario interno organizza e connette tutti gli elementi del programma. Un sistema d’imposte sugli impianti sportivi e di condotte, collocate lungo le aule al piano superiore della struttura, assicura un flusso costante di aria fredda durante i mesi estivi, mentre la doppia pelle in policarbonato crea un effetto “green house” durante l’inverno. L’edificio trasforma il volto della periferia suburbana di Koprivnica, dando vita a un landmark e a un luogo di riferimento per i giovani della città.I contenuti della mostra comprendono testi relativi al premio e ai suoi obiettivi, assieme a disegni, fotografie e modellini dei progetti presentati. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 31 ottobre.

[ Fonte: Archiportale.com ]

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