venerdì 29 ottobre 2010

Klimaenergy Award 2010

Il Klimaenergy Award 2010 è stato assegnato ai cinque progetti più meritevoli tra i diciannove Comuni candidati da tutta Italia sulla base dei dati riferiti alla produzione di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico.

La premiazione dei Comuni vincitori e la consegna della targa “Klimaenergy Award 2010”, ideata dal designer Heinz Waibl, si è tenuta in occasione di “Klimaenergy 2010” presso l’Innovation Forum lo scorso 23 settembre 2010

Prima categoria - Comuni con meno di 20.000 abitanti
Dobiacco (BZ)
Merito del Comune di Dobbiaco è di essere riuscito a garantire la copertura del fabbisogno di calore e di energia elettrica dei suoi abitanti con fonti rinnovabili grazie ad un impegno costante negli anni. Dobbiaco fa fronte alla produzione di energia elettrica con tre centrali idroelettriche e impianti fotovoltaici. Inoltre il comune si è dotato di una centrale a biomassa per coprire il fabbisogno di calore; questa centrale è stata in un secondo momento ampliata per rifornire anche l’adiacente comune di San Candido e dotata di un modulo ORC per la produzione di energia elettrica. In un’ottica di sviluppo sostenibile nel 2010 il comune ha realizzato un centro polifunzionale in classe CasaClima A mentre sul fronte della mobilità ha introdotto un citybus che ha permesso la riduzione del traffico nel centro abitato.

Un premio speciale a Santa Luce (PI)
Il progetto energetico comunale di Santa Luce si contraddistingue per il forte coinvolgimento di diverse strutture locali, oltre che della popolazione. Notevole è inoltre la multidisciplinarietà dell’approccio, l’utilizzo di diverse tecnologie e l’intento di produrre localmente biocombustibile. Un parco eolico, costituito da 13 macchine di classe megawatt, per la realizzazione del quale è stato effettuato anche uno studio approfondito sull’avifauna e sulla chirottero fauna verrà situato in un’area demaniale regionale consentendo il rispetto delle richieste della popolazione locale e un guadagno per l’amministrazione pubblica. Per l’utilizzo delle biomasse locali è prevista la realizzazione di una centrale a cogenerazione che includerà anche una produzione di pellet, destinato all’uso nelle caldaie domestiche ed è prevista l’installazione di impianti fotovoltaici. Infine viene pianificata la coltivazione di biocombustibile per alimentare le macchine agricole e quelle del Comune e per il riscaldamento degli edifici pubblici.

Seconda categoria, Comuni dai 20.000 ai 150.000 abitanti.

Pisa
Di alto valore viene considerato il piano energetico del comune di Pisa che abbina accorgimenti energetici ad aspetti produttivi ed incentiva l’ambito di “ricerca e sviluppo”. Gli interventi in ambito energetico spaziano dal “Regolamento per l’Edilizia Sostenibile” alla realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici, toccando anche l’incremento del trasporto pubblico. Di particolare rilievo è la riqualificazione di un‘area di 700.000 mq come Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) che include impianti fotovoltaici ed eolici. Nell’ambito di “ricerca e sviluppo” Pisa supporta l’avanzamento della mobilità elettrica testando mezzi elettrici per spostamenti in aree delineate come l’aeroporto e l’ospedale e anche all’interno del servizio postale. Pisa si fa inoltre promotrice di eventi di sensibilizzazione destinati alla popolazione locale, oltre che di un convegno a livello internazionale nel campo dell’energia verde.

Sassuolo
Il comune di Sassuolo è riuscito, grazie ad una molteplicità di interventi puntuali, a ridurre l’impatto ambientale della sua popolazione e allo stesso tempo a ridurre sensibilmente le spese energetiche del comune. Le attività toccano la ristrutturazione di edifici, la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici e la mobilità, grazie alla realizzazione di piste ciclabili e l’aumento del trasposto pubblico. Punto forte della strategia del comune di Sassuolo è stato inoltre il coinvolgimento della popolazione grazie ad attività di sensibilizzazione e attraverso incentivi economici specifici ad esempio per l’acquisto di prodotti a basso consumo e di mezzi di trasporto sostenibili. Per il futuro Sassuolo ha scelto di voler continuare questo percorso impegnandosi con l’adesione al “Patto dei Sindaci”. L’esempio di Sassuolo rivela come un approccio pratico accompagnato da un’accurata attività di coinvolgimento della popolazione e l’attenzione verso aspetti economici siano elementi vincenti trasferibili ad ogni altra realtà locale.

Terza categoria, Comuni con più di 150.000 abitanti e ProvinceTorino
Al problema delle emissioni di gas serra il comune di Torino ha risposto con la conversione della gran parte dei sistemi di riscaldamento individuali all’interno del comune in un sistema di teleriscaldamento con centrali di cogenerazione a gas metano. Il sistema di teleriscaldamento è stato ampliato costantemente negli ultimi anni arrivando a servire nel 2010 oltre 400.000 utenti. Un ulteriore ampliamento previsto per il 2011 permetterà di aumentare questo numero a 550.000 con un conseguente risparmio annuo di emissioni di CO2 pari ad oltre 750.000 tonnellate. Questo intervento dimostra in modo esemplare come anche in ambito urbano sia possibile puntare ad un uso efficiente dell’energia. A parte a questa attività importante si possono nominare la realizzazione di impianti fotovoltaici ed attività di risanamento energetico di interi quartieri, come il quartiere Arquata, progetto supportato dall’unione Europea attraverso il programma concerto.

Tutte le informazioni alla pagina
www.klima-energy.it

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Fonte: Archiportale.com ]

venerdì 22 ottobre 2010

MoaCasa 2010

Si apre domani, 23 ottobre, presso la Nuova Fiera di Roma, Moa Casa, fiera dedicata all’arredo e al design.

Organizzato dalla Cooperativa Moa, l'evento presenta anticipazioni, novità, articoli di qualità, prodotti competitivi e soluzioni per la casa in stile contemporaneo.

Disparati i set­tori mer­ce­o­logici d'interesse: arredi e mobili cucina; mobili sog­giorno e com­ple­menti d’arredo, tendaggi, arredo bagno, arredo camere da letto, quadri e grafica, serramenti.

La manifestazione si articolerà su 4 padiglioni per un totale di 30mila metri quadrati e oltre 150 mila visitatori attesi (come quelli che ci sono stati delle precedenti edizioni) e 250 espositori. Cuore pulsante dell'evento sarà lo spazio espositivo "La casa emozionale".

La mostra, curata da Emiliano Brinci, Michele Fanfulli e Francesca Soluzioni, è dedicata al design quale strumento di auto-espressione.

La Fiera è aperta dal lunedì alla domenica con ingresso dalle 15:00 alle 21:00 per i feri­ali e dalle 10:00 alle 20:00 sabato e fes­tivi.

Entrata gra­tuita dal lunedì al ven­erdì, sabato domenica e fes­tivi ingresso 7 euro

[ Fonte: Archiportale.com ]

venerdì 15 ottobre 2010

Premio di Architettura di Europa 2011

La "Fondation Philippe Rotthier pour l'Architecture di Bruxelles." ha lanciato il Premio di Architettura di Europa 2011 allo scopo di premiare i migliori lavori di ristrutturazione effettuati negli ultimi 5 anni.

Il concorso intende premiare i progetti che fanno parte di un processo di rinascimento urbano, che evidenziano il patrimonio preesistente, ma che hanno migliorato la qualità della vita nei quartieri delle città.

Nel corso del XX°secolo, la politica urbanistica ha spesso prevalso con una metodica che prevedeva l'abbattimento dei vecchi edifici indipendentemente dal valore che questi avevano avuto negli anni precedenti e non considerando neanche il significato che a quegli edifici la popolazione attribuiva.

Con questo premio si intende premiare coloro che contravvenendo a questa politica hanno invece scelto di salvare vecchi edifici, riqualificandoli sia nell'architettura che nella funzione.

Per questo il premio si rivolge alla ristrutturazione degli edifici esistenti, che a seguito della stessa hanno cambiato uso. Fabbriche, laboratori, mercati coperti, magazzini, caserme e vari edifici pubblici e privati, laici e religiosi, abbandonati che sono stati restituiti alla vita e sono apprezzati tanto più per essere parte della memoria collettiva e della storia di una città o di un quartiere di cui costituiscono spesso elementi strutturanti.

Il montepremi complessivo è di 30mila euro, messi a disposizione della giuria dal fondatore del premio, l'architetto Philippe Rotthier.

Le domande devono essere inviate alla Fondation pour l'Architecture prima del 30 aprile 2011.

I premiati e i loro progetti saranno pubblicati in un catalogo ed esposte nel mese di ottobre 2011 presso il Museo di Architettura di Bruxelles.

La mostra sarà inaugurata il 15 ottobre 2011, durante la cerimonia di premiazione e alla presenza dei premiati e di molte personalità europee.
Una versione itinerante della mostra può essere eventualmente messa a disposizione su richiesta.

[ Fonte: Archiportale.com ]

venerdì 8 ottobre 2010

Vi presento Santiago Calatrava

Santiago Calatrava nasce il 28 luglio 1951 a Beninamet nei pressi di Valencia, dove frequenta la Scuola d'Arte e, nel 1974, si laurea in architettura.
Dal 1975 al 1979 studia ingegneria civile al Politecnico Federale di Zurigo, dove nel 1981, con una ricerca intitolata "Concerning the foldability of Spaceframes", ottiene il dottorato in scienze tecniche. Nello stesso anno apre uno studio di architettura e ingegneria a Zurigo; nel 1989 apre un secondo studio a Parigi e nel 1991 il terzo a Valencia.

Ha partecipato a numerosi concorsi in Europa e in America; la maggior parte delle sue opere realizzate si trova in Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Canada. Nel nostro Paese Calatrava ha realizzato proprio in quest'anno tre viadotti lungo il nuovo asse di Reggio Emilia, mentre sta realizzano il quarto ponte sul Canal Grande di Venezia e per i mondiali di nuoto del 2009 a Roma realizzerà la città dello sport nel comprensorio universitario di Tor Vergata.

Ha iniziato la sua formazione a partire da un forte interesse per la pittura e la scultura per approdare agli studi di architettura.

Segno caratteristico della figura di Calatrava è la sua vocazione all'interdisciplinarietà, la costante ricerca di forme espressive differenti, l'attenzione, paritaria e costante, verso le scienze esatte e l'ingegneria così come verso la plasticità e l'estetica delle forme. Di volta in volta "architetto-scultore" o "architetto-ingegnere", Calatrava lega, in un gioco di continui e indissolubili rimandi, gli elementi fondanti della sua ricerca: il disegno, l'architettura e la scultura.

Le sculture di Calatrava hanno forme e nomi che evocano fortemente il concetto di flusso, di movimento, propri dello svolgersi della vita umana e animale. Onda, Uccello che canta, Torso rotante.
Lui stesso scrive che "...la scultura è alla base della mia ricerca formale al servizio sia della mia architettura sia della mia ingegneria".

Principali opere architettoniche realizzate:
Stadelhofen Station, 1990 Stadelhofen Square, Zurigo, Svizzera.
Alamillo Bridge and Cartuja Viaduct, 1992 Siviglia, Spagna.
Montjuic Telecommunications Tower, 1992 Montjuic Hill, Barcellona, Spagna.
Lyon Airport Station, 1994 Satolas, Francia.
Alameda Bridge and Metro Station, 1996 Valencia, Spagna.
Orient Station, 1998 Avenida Berlin and Avenida Reciproca, Lisbona, Portogallo.
Sondica Airport, 2000 Bilbao, Spagna.
Milwaukee Art Museum, 2001 Wisconsin Avenue, Milwaukee, Wisconsin.
Bodegas Ysios, 2001 Laguardia, Álava, Spagna.
Tenerife Auditorium, 2003 Santa Cruz, Canary Islanda.
Athens Olympic Sports Complex, 2004 Atene, Grecia.
City of Arts and Sciences, 2005 Valencia, Spagna.
Turning Torso, 2005 Malmö, Svezia.

Progetti in via di realizzazione:
Quarto Ponte sul Canal Grande, Venezia, Italia.
Path Station, New York, USA.
Ágora (Ciyt of Arts and Sciences) Valencia, Spagna.
Macken Street Bridge, Dublino, Irlanda.


[ Fonte: Archimagazine.com ]

venerdì 1 ottobre 2010

Mies van der Rohe Award a Milano

La Triennale di Milano inaugurerà sabato 2 ottobre la mostra “European Union Prize for Contemporary Architecture. Mies van der Rohe Award 2009”.

L’esposizione presenta il progetto vincitore e le opere finaliste del prestigioso premio, nato da un’iniziativa congiunta della Commissione Europea e della Fundació Mies van der Rohe (Barcellona).

A trionfare nell'aprile 2009 è stato il progetto per il
Teatro dell’Opera di Oslo (Norvegia) firmato dallo studio norvegese Snøhetta. Mentre nella shortlist del premio c'erano anche il Centro Multimodale della linea tranviaria di Nizza (Francia), di Marc Barani; la Zenith Music Hall di Strasburgo (Francia), di Massimiliano e Doriana Fuksas; l’Università Luigi Bocconi di Milano di Shelley McNamara e Yvonne Farrell (Grafton Architects) e la Biblioteca del distretto di Sant’Antoni di Barcellona (Spagna) di Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta (RCR Aranda Pigem Vilalta Arquitectes).

Un menzione speciale “Architetto Emergente” i croati Lea Pelivan (1976) e Toma Plejić (1977) fondatori dello Studio UP, per il progetto “
Gymnasium 46° 09' N / 16° 50' E” a Koprivnica (Croazia).

Intendimento principale del Premio Mies van der Rohe (il cui importo ammonta a 60.000 euro) è quello di sottolineare il ruolo che le attività culturali hanno come motori della creatività e dell’innovazione in Europa. La competizione a cadenza biennale è rivolta esclusivamente alle architetture realizzate nei due anni precedenti all’indizione del premio.
Il concorso ha visto la partecipazione, in qualità di membri della giuria, di Francis Lambert (presidente), Ole Bouman, Irena Fialová, Fulvio Irace, Luis M. Mansilla (vincitore della precedente edizione del premio con il progetto del
MUSAC a León), Carme Pinós e Vasa J. Perović.Il Teatro dell’Opera di Oslo è in grado di ospitare, su una superficie complessiva di 38.500 metri quadrati, 1350 spettatori nell’auditorium principale e 400 in una sala più piccola. Elemento distintivo del progetto è l’enorme rampa che, alla maniera di un “tappeto”, avvolge l’edificio da capo a piedi fungendo da copertura nella parte alta del volume e da elemento di raccordo simbolico con il fiordo. Marmo bianco italiano, legno di quercia, alluminio e vetro sono i materiali prescelti per la realizzazione di questo landmark che oggi rappresenta il più grande centro culturale mai costruito in Norvegia.Francis Rambert, presidente della giuria del Premio, ha commentato: “L’Opera di Oslo è più che un semplice edificio. È anzitutto uno spazio urbano, un regalo alla città. Può essere considerato un catalizzatore di tutte le energie della città ed è emblematico della rigenerazione del suo tessuto urbano”.
Tarald Lundevall, partner e project architect di Snøhetta ha commentato: “Snøhetta considera il Mies van der Rohe Award uno tra i più prestigiosi riconoscimenti architettonici del mondo. Siamo assolutamente onorati di ricevere questo premio per il progetto del Norwegian National Opera and Ballet.”

Il progetto di Lea Pelivan e Toma Plejić per il “
Gymnasium 46º09'N/16º50E” di Koprivnica (Croazia) disegna un edificio a uso misto, ospitante impianti sportivi e una scuola superiore. La sovrapposizione spaziale e visiva dei servizi rappresenta il principio fondamentale dell’opera, dove uno spazioso itinerario interno organizza e connette tutti gli elementi del programma. Un sistema d’imposte sugli impianti sportivi e di condotte, collocate lungo le aule al piano superiore della struttura, assicura un flusso costante di aria fredda durante i mesi estivi, mentre la doppia pelle in policarbonato crea un effetto “green house” durante l’inverno. L’edificio trasforma il volto della periferia suburbana di Koprivnica, dando vita a un landmark e a un luogo di riferimento per i giovani della città.I contenuti della mostra comprendono testi relativi al premio e ai suoi obiettivi, assieme a disegni, fotografie e modellini dei progetti presentati. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 31 ottobre.

[ Fonte: Archiportale.com ]