giovedì 15 settembre 2016

5 regole da seguire per la ristrutturazione della casa

Il portale Prontopro.it, il primo sito nel settore per numero di utenti che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, ci ha chiesto di dare qualche consiglio ai loro utenti su come muoversi correttamente durante una ristrutturazione. Potevamo tirarci indietro?
 
Nel post, che potete leggere anche sul loro blog, abbiamo elencato 5 regole da seguire passo dopo passo per evitare di commettere errori superflui!
 
Quali sono questi 5 dogmi della ristrutturazione, dunque?
 
Prima e dopo una ristrutturazione
 
1) Incarica un professionista
 
Un primo consiglio è quello di affidarsi ad un tecnico, soprattutto per i lavori che necessitano di un progetto e che richiedono una relazione tecnica da consegnare in comune. Affida la progettazione e la gestione dei lavori ad un professionista fidato perché sarà il referente di tutti i soggetti coinvolti in una ristrutturazione. È prassi affidare allo stesso professionista i compiti di progettista, direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di progetto e di esecuzione, presentazione pratiche edilizie e aggiornamento situazione catastale a lavori ultimati.

2) Scegli il progetto e definisci il budget con il tecnico

Spesso le modifiche eseguite durante la ristrutturazione comportano ripercussioni a cascata sull’intero progetto, nonché un incremento dei costi e dei risultati finali. Per questo motivo consigliamo di chiedere il computo metrico al professionista incaricato. Il computo è un elenco dettagliato dei lavori che si intendono eseguire. La copia del documento verrà consegnata alle imprese edili per la formulazione dei loro preventivi. Ciò ti permetterà di ricevere offerte omogenee e confrontabili.

3) Scegli l’impresa che svolgerà i lavori

Dopo aver ricevuto tutti i preventivi dalle varie imprese, dovrai scegliere quella che ti è piaciuta di più. Ricorda che le imprese devono esibire al committente diversi documenti (dettagliati nell’allegato XVII del D.Lgs 81/2008), tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto e il documento unico di regolarità contributiva – DURC – in corso di validità. Tieni conto che la legge n. 98/2013 di conversione del Decreto “del fare” ha esteso la durata di tale documento da 90 a 120 giorni (per quelli rilasciati dopo l’entrata in vigore della legge stessa e cioè il 21/8/2013). Sottoscrivi un contratto d’appalto con l’impresa, definendo l’oggetto del lavoro, l’importo concordato, i tempi di esecuzione, le modalità di pagamento e, in generale, tutti gli oneri e gli obblighi in carico all’impresa e al committente.

4) Verifica la pratica edilizia

Prima di iniziare i lavori accertati che il progettista abbia presentato in comune la relativa pratica edilizia e che siano trascorsi i termini di legge per poter iniziare. In caso di pratica CIA o SCIA i lavori possono iniziare subito dopo l’avvenuta protocollazione della pratica. Una copia va sempre conservata in cantiere.  Ricorda la notifica preliminare, che serve nel caso in cui in cantiere sia prevista la presenza – anche non contemporanea – di almeno due imprese (per esempio idraulico e muratore). Prima di partire con la ristrutturazione, il responsabile dei lavori o il committente deve inviare tale documento all’Azienda sanitaria locale e alla Direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti.

5) Il via ai lavori

A questo punto si può partire con la ristrutturazione. Spetterà al professionista la verifica della corretta esecuzione dei lavori e il rispetto dei termini di contratto.
Una volta chiuso il cantiere sarà necessario presentare in comune: la Comunicazione di fine lavori a firma del committente; il Certificato di collaudo a firma del tecnico; la Richiesta del certificato di agibilità; la Denuncia di variazione catastale (DOCFA) presso l’Agenzia del territorio (ex Catasto).
 
Prima e dopo una ristrutturazione
 
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